L’Irlanda è sinonimo di clima umido e piovoso. Almeno questo nell’immaginario comune. Il minimo che ci si può aspettare comunque è la pioggia drizzle, impercettibile. Quella pioggia capace di persistere nell’arco di tutta la giornata e di infradiciarvi nel giro di cinque minuti. :O
La parola chiave che tutti conoscono qui è la brughiera, in inglese moor. Se volete allontanarvi per una notte dalle sicure strade affollate della chiassosa Galway, e soprattutto se volete conoscere il più sbalorditivo panorama che l’isola ha da offrire, la risposta è una sola: Connemara National Park.
#1 Galway, la porta del Connemara
Le due zone spesso figurano come sinonimi, come contee sovrapponibili di una stessa zona. Non è del tutto errato: Galway è la porta del Connemara, ma quest’ultimo si espande a ovest della città. Si può quindi dire che la regione selvaggia fa parte della County Galway, più precisamente West Galway.
Per questo motivo l’autenticità territoriale di secoli fa è protetta. Non solo. Le persone che abitano nei villaggi e nelle cittadine della regione hanno conservato con molto orgoglio il loro maggiore aspetto distintivo: il gaelico. Certo, se dovrete chiedere informazioni o un aiuto a un passante, quello saprà rispondervi in inglese, in un suono simile ad una cantilena.
#2 Luoghi di relax e natura selvaggia
Sebbene il territorio del Connemara sia una vasta zona, c’è un modo per godere di tutta la bellezza di questo posto. Il Connemara National Park è un gioiello preservato ma alla portata di tutti. Quindi munitevi di ogni possibile abito impermeabile di cui siete in possesso e prenotate un biglietto per Letterfrack, “villaggio” alle porte del parco.
Impiegherete circa due ore dalla Coach Station di Galway alla fermata del paesino, e nel frattempo vi godrete le strade dissestate immerse nella campagna del Connemara. Costeggerete laghi e brughiere, villaggi completamente immersi nel buio, e la cittadina di Clifden che, paragonata ai minuscoli centri da due o tre case, vi sembrerà una metropoli.
Ricordatevi sempre di prenotare sul sito della compagnia City Link, si paga molto di meno rispetto all’acquisto alla stazione.
Dopo qualche ora vi ritroverete quindi nel villaggio di Letterfrack. Non cercate di sbirciare dietro la curva della strada principale: non c’è niente. Il centro inizia e finisce davanti ai vostri occhi, e il bello sta proprio lì.
Quindi godetevi il relax per una notte, cenate nel pub del luogo. Con meno di 20 euro si ottiene una cena prelibata a base di pesce freschissimo e dell’immancabile soda bread imburrato, insieme alla musica live tradizionale. Andate a letto presto. Nota: anche i luoghi per pernottare sono due, ed economici se prenotate con ragionevole anticipo. Il consiglio è il Cloverfox, spartano ma anche accogliente, con una deliziosa cucina che dà sul parco, e offre una vasta scelta di libri da leggere sulle poltron. La mattina svegliatevi con calma. il tempo non ha fretta qui.
L’ingresso del parco dista poche centinaia di metri dal villaggio, e in qualche minuto vi troverete avvolti nella campagna selvaggia in compagnia dei tipici Connemara pony, delle mucche e delle capre. Si tratta di razze la cui diversità è stata attentamente protetta; questi animali sono autoctoni da centinaia di anni.
#3 La passeggiata verso Diamond Hill
All’inizio del percorso ci sono tre possibili sentieri da seguire. Se siete pronti e vi sentite in grado di affrontare qualche ora nella natura selvaggia, scegliete il terzo, quello che fa il giro intorno alla collina.
Si tratta di Diamond Hill, la collina che rappresenta l’orgoglio degli abitanti del luogo. Non mi sono documentata sull’origine del nome attribuito a questo luogo, ma dopo la prima delle tante piogge, mi sono accorta che la superficie della terra brillava sotto i raggi bianchi del primo sole dopo la tempesta. Raccontare cosa si prova a calpestare questa terra morbida e perennemente fangosa (il bog è la palude, costante sotto i nostri piedi durante tutta la camminata, che caratterizza il terreno della zona) è quasi impossibile.
Vi ritroverete allora nel mezzo della brughiera, avvolti da una flora bassa e aspra, dal colore rossastro, che ricorda la red ale dei pub. Improvvisamente, durante la salita verso la cima, si viene colti da sferzate di vento e temporali brevissimi, pioggia torrenziale. E poi dal nulla esce il sole e poi l’arcobaleno, il cielo diventa azzurro. Ma è solo l’inizio; questo è il clima del Connemara, e continuerà così per tutto il giorno, senza tregua.
Ricordate: gli ombrelli sono inutili per via del vento. Preparatevi alla pioggia, munitevi di un cambio di calzini e di guanti, qualunque sia la stagione. Arrivati in cima, c’è solo da osservare un paesaggio mozzafiato, che vi lascerà senza parole, un dipinto di colori a volte freddi e a volte caldi, che potrete ammirare tra una sferzata di vento e l’altra.