Quando dici alla gente in Italia che vivi a Dublino nella loro mente si crea l’immagine allegorica di te nei panni di un dubliner, in giro per i pubs a bere birra fin quando il corpo regge.
Certo,Dublino è anche questo: musica, gente ubriaca e felice per le strade, pubs presi all’assalto, centinaia e centinaia di persone che vengono a festeggiare l’addio al nubilato/celibato, folletti per strada… Dublino è allegorica ed il Temple Bar ne è la dimostrazione.
Io amo il Temple Bar, è una delle mie aree preferite della città. Mi scappa sempre qualche sorriso passando da lí, ma al tempo stesso mi piacerebbe dire a tutti che Dublino è molto più della birra.
Dublino ospita una delle biblioteche più antiche del mondo: The Old Library, situata all’interno del complesso del Trinity College.
La biblioteca possiede circa 5.000.000 di testi antichissimi, 200.000 di questi sono visibili nella Long Room. Camminando con la testa in sù per ammirare la maestosità e l’eleganza di quei testi ordinati con estrema cura, è impossibile ignorare il profumo che si respira alla Old Library. Essenza di antico, di storia, di cultura. E viene voglia di toccare quei libri, delicatamente, come se si sfiorasse la pelle di un bambino.
Dublino è anche la Prigione di Kilmainham, una delle più grandi d’Europa e parte del Patrimonio Culturale Irlandese. Da qui passarono uomini importanti e che fecero la storia d’Irlanda ma anche bambini arrestati per piccoli reati come aver rubato del cibo, si dice che il deportato più giovane avesse solamente 5 anni.
La prigione venne costruita nel 1796 e chiusa nel 1924, oggi è un museo sulla storia del Nazionalismo Irlandese.
Nelle vicinanze della Prigione è possibile visitare la Guinness Storehouse, una meta interessante non tanto per la pinta di birra inclusa nel biglietto quanto per imparare di più sull’influenza che la famiglia Guinness ha avuto in Città.
Non tutti per esempio sanno che all’interno della Cattedrale di St. Patrick è possibile ammirare la statua del Sign. Benjamin Guinness il quale, fornendo dei fondi, permise la restaurazione della Cattedrale e che il parco adiacente fu creato dal figlio.
Oppure, avete presente il bellissimo parco all’interno della città? Il St. Stephen’s Green Park? Quel parco passò da pubblico a privato nel 1663. Fu il Sig. Arthur E. Guinness che lo riacquistò e lo restituì alla cittadinanza.
La stessa cosa avvenne per quanto riguarda i Giardini di Iveagh, I “Secret Garden” di Dublino, appartenenti alla famiglia Guinness e donati alla cittadinanza dal Sig. Rupert Guinness.
Interessante, no?
Se poi dovesse avanzare del tempo dopo aver girato per le maggiori attrazioni della città, consiglio vivamente un salto a Howth. Si tratta di un villaggio di pescatori a mezz’ora di treno da Dublino.
Lì è possibile passeggiare lungo la costa e, clima permettendo, avere di fronte agli occhi la meraviglia del mare blu, del faro e intorno tanto verde e viola, o giallo in base al periodo. Al porto di Howth è inoltre possibile vedere le foche che pigre aspettano il ritorno dei pescatori per nutrirsi!
Altro villaggio da visitare è Dun Laoghaire, sempre sul mare, sempre affascinante! La domenica ospita un mercatino con cibo proveniente da tutto il mondo, e se c’è il sole è possibile sedersi nel parco e rilassarsi al ritmo di chitarra e canzoni cantate per allietare i cuori.
Se dovesse poi piovere entrate in un bar e provate la colazione irlandese, con molta probabilità quando avrete finito il cielo sarà tornato limpido e vi sarà concesso di ammirare una città che tra una birra e l’altra ha molte storie da raccontare…
Elida