Quando ho chiuso la valigia prima di partire avevo la sensazione aver dimenticato qualcosa. Non mi era chiaro che cosa. Tutto è risultato più limpido quando ho superato i controlli di sicurezza in aeroporto. Quando ho lasciato alle spalle la mia famiglia.
Stavo uscendo dal mio porto sicuro, slegandomi dalle ancore di salvezza: le mie amiche, quelle da cui correvo quando avevo segreti che non potevo raccontare a mia madre. Le persone con cui trascorrevo notti rinchiuse in camera a piangere, quelle con cui ho spesso detto: Ovunque saremo, qualunque cosa faremo, la nostra amicizia sarà per sempre.
Tu e la tua migliore amica: le promesse fatte prima di partire
“Scrivimi quando atterri!”
“Chiamami appena Raffaele ti scrive!”
“Ci telefoneremo ogni sera!”
“Appena hai trovato un appartamento prendo il primo volo e corro ad abbracciarti”
Queste le parole che spesso si pronunciano assaporando l’ultimo caffè al solito bar: insieme alle tue amiche ti senti debole e forte allo stesso tempo, con la forza di poter andare oltre qualsiasi limite perché tu lo sai, insieme ne avete superate tante. Questa è solo una fase passeggera, che farà crescere ancora di più il vostro rapporto.
Invece di accettare la realtà, di partire consapevoli che qualcosa sta per cambiare, stilate con loro un patto di sangue. Ti senti allora tranquilla, soprattutto se non è la prima volta che porti nella tua – vostra – vita un cambiamento così radicale come un’esperienza all’estero. Cosa saranno mai i kilometri di distanza?
Quelle chiamate a cui non puoi rispondere…
Ti senti un pesce fuor d’acqua, sei un naufrago su un’isola deserta e senza via di fuga: le persone a te care iniziano ad invadere la tua casella di posta, e intansare i gruppi su Whatsapp, le tue amiche sono così preoccupate perché ti sei rinchiusa in te stessa ed eviti qualsiasi forma di comunicazione per evitare di scoppiare in lacrime.
Ti senti persa ma, allo stesso tempo, hai ripromesso a te stessa che saresti stata forte e così ti imbatti nella tua nuova vita: improvvisamente capisci che stai iniziando un nuovo capitolo, e che non puoi portare con te ciò che hai lasciato a casa.
Questo perché innanzitutto il tuo tempo è limitato: tua madre non è più lì a preparare il pranzo e la cena, nessuno può stirare la tua divisa né tantomeno rassettare la casa per te.
Le lunghe chiacchierate davanti ad un caffè si riducono ad un messaggio vocale ma lo accetti finché lei, la tua migliore amica, è ancora lì.
Una sola ora di fuso orario può fare la differenza: una volta iniziato il turno lavorativo, sei fuori dal mondo per otto ore ma quando hai un attimo di pausa corri a leggere i messaggi che lei ti ha lasciato, in preda alle lacrime perché il suo ragazzo ha deciso di lasciarla e di partire alla scoperta del mondo.
E tu sei sul punto di mandare tutto all’aria, prendere un aereo all’ultimo momento e andare ad abbracciare la tua amica. E quando finalmente troverai 5 minuti per ricontattarla, lei, puntualmente non risponderà ai tuoi messaggi. Il vostro patto era solo un castello di sabbia?
Allora ho capito: bisogna combattere per salvare i rapporti
Non dimenticare che non è solo la tua vita ad iniziare da zero. Devi capire che le persone che ti lasci alle spalle infatti devono adattarsi alla tua assenza e tu non sei più la prima a sapere le cose. Intanto, ferita nel tuo orgoglio, non riesci ad accettare ciò che sta succedendo. Non riesci ad accettare che le persone si abitueranno, forse non oggi ma domani, alla tua assenza.
Scusami Chià, pensavo di avertelo detto! In realtà non è neanche stato così importante.
E tu, se sei un po’ sensibile (come me), non riuscirai facilmente a mandare giù questa dose di sciroppo amaro. Ti senti ferita e il fatto di essere sola in una realtà diversa, ti rende ancora più vulnerabile. Fino a quando non capisci che non hai molta scelta: o ti adatti o combatti. Intendo combattere per salvare i rapporti importanti.
Allora ho imparato. Ho imparato ad analizzare e percepire le cose con maggiore coraggio, a non drammatizzare, ad accettare quando certe amicizie sono finite o a mettere da parte l’orgoglio e ad andare oltre.
Ho imparato ad avere pazienza perché la vita all’estero mi ha insegnato che non sempre è facile come si vorrebbe, che si cresce e a certe situazioni bisogna dare l’importanza che meritano.
Ho imparato a non colpevolizzarmi se non posso rispondere ad una email all’istante. Ho intuito che non è quando, ma chi aspettiamo. Chi ti ama, aspetterà. E le vere amicizie non moriranno, ma cambierà solo il modo di viverle.
E che non è sempre vero che chi vuole esserci trova il modo. A volte un modo non c’è e non lo si può inventare.
Ho imparato a dar valore al perdono e a riaprire porte che avevo chiuso: ho ritrovato amici che avevo perso e grazie ai quali ho capito che è importante praticare l’arte dell’empatia e capire cosa sta vivendo la persona che è al tuo fianco.
Ma soprattutto ho imparato che per ogni amicizia che cambia, ce n’è una nuova lungo il cammino. Ed è un’emozione straordinaria.