Enrico e Giovanni (Cork 2011) davanti ad una casa EazyCork
Permanenza in Irlanda: 20 luglio-24 agosto
Dov’è iniziata la vostra “avventura irish”?
L’anno scorso un nostro caro amico ha trascorso il periodo estivo a Galway ed e’ tornato in Italia entusiasta della sua esperienza di lavoro e di vita. Perciò quest’anno abbiamo voluto replicare la sua avventura a Galway.
Perché preferite definire il vostro soggiorno “un’avventura irish” e non piuttosto un soggiorno studio-lavoro per migliorare la lingua?
L’idea iniziale era quella di frequentare un corso d’inglese, soggiornando in famiglia. Poi però abbiamo pensato di affrontare la nostra permanenza in Irlanda con un altro tipo di approccio, motivati soprattutto dall’esperienza del nostro amico, Luca.
Luca (il nostro pioniere) è arrivato l’estate scorsa a Dublino (in aereo) e dal quel momento ha viaggiato in lungo e in largo per l’Irlanda spostandosi in auto-stop.
Questo “metodo” gli ha consentito di arrivare dall’aeroporto di Dublino fino a Galway (la sua meta), accompagnato da un inglese scolastico e da un preziosissimo vocabolario tascabile.
Trovata una sistemazione in ostello per qualche giorno, si dà da fare per cercare lavoro. Fondamentale è l’incontro con un ragazzo polacco che gli offre un lavoro come guidatore di risciò. Di giorno inoltre Luca arrotonda facendo l’uomo-panino davanti ad un pub.
“La sua avventura ci ha ispirato talmente tanto che abbiamo sentito il bisogno di seguire il suo esempio” – dicono Enrico e Giovanni.
Come mai adesso siete qui a Cork invece di essere a Galway, come previsto?
Siamo arrivati a Cork grazie al volo diretto da Bergamo, con Ryanair.
L’intento, come già accennato, era quello di seguire i passi di Luca.
Pensavamo anche noi di spostarci per l’Irlanda in auto- stop, nel nostro caso dalla Rebel City, Cork fino a Galway.
Il nostro tragitto però è stato un po’ più breve poiché il primo passaggio in auto ci porta a qualche decina di chilometri da Cork, Blarney.
Col secondo passaggio, incontriamo una gentilissima signora irlandese che ci porta fino a Mallow (dove abitava) e come una mamma, dopo essere rimasta colpita dal nostro coraggio misto a pazzìa per voler raggiungere Galway in auto-stop alle 5 del pomeriggio e a quasi 200km di distanza, ci lascia alla stazione di Mallow offrendoci 50 euro per poter prendere i biglietti del treno. Da buoni studenti squattrinati accettiamo senza troppa esitazione e ringraziamo tantissimo la signora Emma.
Arrivati a Galway ci tuffiamo nel letto del primo ostello trovato, esausti.
Di prima mattina, decisi a cercare lavoro, ci rechiamo presso l’ufficio del turismo nel tentativo di reperire il responsabile dell’attività di risciò e rintracciare il ragazzo polacco che aiutò Luca.
La prima batosta e’ arrivata non poco più tardi quando la ragazza dell’ufficio turistico ci informa che per guidare i risciò a Galway è necessaria una licenza.
Il comune (council) di Galway, data la popolarità dei risciò, aveva da poco introdotto questa regola che per noi ha costituito un grande ostacolo alla realizzazione del nostro “progetto estivo”.
Presi dallo sconforto, abbiamo continuato la nostra ricerca di lavoro su internet e abbiamo così scoperto che a Cork questa licenza non è richiesta per lavorare.
Il giorno stesso prendiamo il primo autobus per Cork (basta auto-stop!)
Cosa vi ha riservato Cork al vostro arrivo?
Subito dopo essere tornati a Cork ci siamo informati tramite dei ragazzi che guidavano i risciò su quale fosse l’iter per poter iniziare a lavorare, cosa che si mostrata da subito molto semplice: pagando 80 euro alla settimana di affitto del mezzo era già possibile diventare a tutti gli effetti un “rickshaw operators ” (in inglese: guidatore di risciò).
Non avevamo preventivato di dover pagare per lavorare, almeno inizialmente, però, parlando con i ragazzi che già lavoravano ci siamo convinti che riuscendo ad incassare circa 200-250 euro a settimana lavorando tutte le sere, saremmo stati in grado di coprire le spese di affitto del risciò, pagare una camera twin a settimana e fare la spesa.
Due giorni dopo eravamo in sella al nostro risciò irlandese 🙂