Erasmus. Una tappa meravigliosa della vita
Un vero e proprio decollo. Ed è così che l’aereo che prendi o il treno su cui sali per raggiungere la tua nuova città, rappresentano una partenza, un nuovo inizio, un viaggio, da cui se ne esci vivo e senza problemi di dipendenza al nomadismo, cambieranno la tua esistenza.
Scegliere la città può essere un dilemma come risolvere il cubo di Rubick: io personalmente ho scelto la Francia due volte. Il paese del vino e dell’amore mi ha attirato a sé tanto da decidere di viverci.
Ed è per questo che potrei fare una lista infinita delle cose da sapere prima, durante e anche dopo il viaggio. Ne propongo qui cinque.
Esci. Fai cose, vedi gente
Quando fai un’esperienza da solo, in un Paese diverso, ogni momento diventa nuovo, multiforme, un’esperienza alla Indiana Jones. Cambiano i tuoi occhi, che diventano quelli di un bambino che scopre continuamente nuove cose. La Francia è un paese che ti accoglie volentieri, basti pensare alla possibilità che ogni studente o lavoratore ha, in materia di aiuti monetari dallo stato, una media di 200 euro al mese come contributo all’affitto, se hai un contratto in regola (CAF https://www.caf.fr/). Sfrutta questa possibilità, esci, vivi, balla, canta per le strade.
Quando sali sull’autobus, saluta il conducente
La Francia è il paese del bon ton, dell’educazione, della raffinatezza.
Le persone sono così cortesi da chiederti scusa se i vostri gomiti si sfiorano nella metropolitana all’ora di punta. In Francia si è cordiali, per lo meno di facciata. Sali sull’autobus e hai un arco di tempo che va dai 2 ai 5 secondi per timbrare il biglietto, gesto che deve necessariamente e inevitabilmente essere seguito da un sorriso e un saluto allo chaffeur. Si parla a bassa voce negli spazi pubblici per non disturbare il vicino. Realtà che, da italiana rumorosa, devo ammettere che trovo piuttosto difficile.
Dimenticati il caffè. Scegli il vino
Quando si arriva in Francia occorre dimenticare il significato del caffè e quello che rappresenta per noi, italiani. Il caffè al bar con gli amici viene rimpiazzato dal bicchiere di vino dei poeticissimi bistrot.
Bersi un caffè al bar diventa dunque fuori contesto, in quanto oltre ai prezzi esorbitanti, è acqua sporca. Al contrario, il piacere di un bicchiere vino rosso a qualunque ora del giorno diventa parte integrante della tua giornata.
Indossa cappelli e compra baguettes
In Francia impari ad essere un clichè vivente. C’è talmente tanta cultura e bellezza intorno, che ti viene voglia di entrare nella fotografia del turista e nel quadro che il pittore di strada sta facendo all’angolo. In Francia hai voglia di essere chic, di comprare una baguette, indossare un cappello rosso e fare un picnic nei giardini, con il cestino di paglia.
Fai della poesia ad ogni angolo
La Francia è anche il paese della cultura. Parigi certamente ne è il cuore, ma le altre città sono le braccia, gambe e polmoni. Ci sono mostre, esposizioni , vernissage sempre e ovunque e bisogna coglierli al balzo.
Concludendo, non importa che Paese scegli, il cubo di Rubick lo risolvi sempre e ogni faccia è bellissima. Un giorno bisogna andare, partire e poi forse, anche tornare . Fare l’Ersasmus ti fa diventare francese, tedesco, inglese, spagnolo. Non sei più uno, ma mille persone insieme. Diventi l’Europa, un insieme di culture, pronto per scrivere la storia del tuo decollo.