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Emozionante, bello, interessante, educativo. Questi sono solo alcuni degli aggettivi per descrivere il viaggio! Fare scelte difficili: lasciare il proprio paese, lasciare le proprie famiglie, lasciare una parte di se stessi per partire per una fantastica avventura, per una meravigliosa esperienza all’estero!
In questo momento sono in Irlanda per un periodo di quattro mesi, per l’esattezza a Cork, una delle principali città della verdissima Irlanda. Solo ora sono consapevole di come si sentirono i miei genitori ad emigrare dal loro paese, dove hanno amici, familiari, etc. Eravamo immigrati in Italia e ora 15 anni dopo mi ritrovo ad essere di nuovo un migrante e trovo che sia un’esperienza di vita che ogni persona dovrebbe provare.
In questo breve articolo voglio introdurre la mia famiglia e, attraverso alcune domande, mostrarvi quello che pensano i miei genitori della mia esperienza all’estero.
Permettetemi di introdurre i miei genitori: i loro nomi sono Fatima e Mbarek, sono migranti marocchini diventati cittadini italiani e sono le persone che più rispetto in questo mondo.
(As-salāmu ʿalaykum è un saluto in arabo che significa “pace su di te”) As-salāmu’alaykum mamma As-salāmu’alaykum papà! Sto per chiedervi alcune domande sui vostri sentimenti sul mio soggiorno a Cork e sul mio viaggio. Cominciamo dalla prima domanda!
Avete mai studiato o vissuto all’estero?
F: Sono stata in Francia e in Spagna da alcuni parenti. L’anno scorso ero con il tuo papà in Arabia Saudita, alla Mecca, per il pellegrinaggio, un rituale islamico.
M: Sono stato in Francia con mio padre quando ero piccolo, poi sono stato più volte in Spagna, ho viaggiato in tutto il Marocco, ho vissuto e lavorato per un breve periodo in Tunisia, Egitto, Libia e Palestina.
Perché avete deciso di andare all’estero?
F: Sono stata spinta dai miei genitori a visitare i vecchi parenti che vivono all’estero. Ed è stata un’ottima esperienza.
M: Curiosità. Sono sempre stato affascinato da altre culture e da nuovi luoghi.
Cosa vi ha spinto a lasciare il Marocco?
F: Per avere un futuro migliore e creare un futuro migliore a te e ai tuoi fratelli.
M: Migliorare la vita delle nostre famiglie e arricchirci culturalmente.
Perché avete lasciato andare vostro figlio all’estero?
F: Hai fatto una scelta che noi rispettiamo, ti lasciamo andare all’estero affinché tu possa crescere. È un’opportunità che ti darà molti vantaggi in futuro.
M: Devi provare, vedere cose nuove, imparare cose nuove, crescere, viaggiare è un’esperienza che ti può insegnare tutte queste cose.
Come vivete il rapporto con la distanza?
F/M: Ci manchi!
F: Fortunatamente c’è Skype, quindi ti vediamo spesso, anche se non è la stessa cosa.
M: C’era uno scrittore libanese “Kahlil Gibran” che ha scritto una bella frase per descrivere la distanza, cito letteralmente: un “figlio” lontano è talvolta molto più vicino di qualcuno che si trova a portata di mano. E’ vero o no che la montagna appare più maestosa e visibile a chi attraversa la valle, piuttosto che a chi abita in montagna?