Ormai la decisione di partire alla ricerca di una nuova esperienza di vita è stata presa. Adesso il problema è praticamente decidere il resto: dalla città al biglietto del treno o dell’aereo. E, in più, pensare a tutte le informazioni che bisogna raccogliere per prendere queste decisioni.
ALT! Prima di entrare nel panico e decidere di mandare all’aria un’esperienza che cambierà la vostra vita completamente e vi renderà delle persone con più conoscenze e comunque diverse, ecco qui dei piccoli consigli su come iniziare il trasferimento.
Come scegliere la città
Una cosa che in molti hanno provato o magari hanno pensato di fare è quella di prendere il mappamondo o una cartina, chiudere gli occhi e scegliere un posto. Ma purtroppo solo nei film il dito finisce in fantastiche città, che a livello economico e di distanza sembrano perfette.
Per iniziare la scelta della città bisogna pensare a quale lingua si vuole parlare e quindi imparare: inglese britannico, francese, spagnolo per rimanere un po’ più vicini alla propria cultura e al proprio paese oppure cinese, mandarino, americano o qualsiasi altra più lontana da noi, e non solo culturalmente. Già con la lingua si delimita il campo di scelta. In seguito, collegato a questa, bisogna pensare a quanto ci si vuole allontanare da casa. A questo punto la scelta si farà confrontando le informazioni sulle possibilità di studio e/o lavorative che il paese offre, cercando di capire anche il rapporto tra stipendi e qualità di vita e ovviamente guardando in internet o nelle guide turistiche o in televisione le città principali. Qui si possono trovare i 20 migliori paesi dove andare a vivere secondo la classifica stilata dalla HSBC.
I documenti
Ogni paese ha la sua amministrazione! Prima di partire è bene cercare al meglio su internet, parlare con persone che abitano nel paese scelto o ci hanno vissuto, su quali documenti servono per andare lì, per rimanerci, per studiare o lavorare, per prendere una casa o semplicemente per prendere i mezzi. Armarsi di pazienza e buona volontà e capire il sistema amministrativo di quello che a breve diventerà il proprio paese è fondamentale.
Un’altra cosa importante è il numero di telefono. Anche se siamo nel ventunesimo secolo e il roaming dati è aperto ormai in tutta Europa (sempre se decidete di rimanere in Europa) molti paesi hanno problemi ad accettare il numero italiano, quindi bisognerà comprare una SIM con il numero del posto, facilmente trovabile a poco anche nei supermercati…molti posti di lavoro non chiamano nemmeno se vedono che il numero è di un altro paese. Ovviamente è consigliabile informarsi sugli operatori che si trovano in quel paese in modo da trovare l’offerta migliore adatta alle proprie esigenze.
Per chi decide di rimanere in Europa, il sito www.europa.eu offre molti aiuti sui documenti e permessi per lavorare e studiare.
Una volta sul posto?
Una cosa di cui tener conto quando ci si trasferisce in un nuovo paese è utilizzare i servizi che questo mette a disposizione al meglio. Per esempio, molte città offrono tantissime offerte agli studenti – agevolazioni sui mezzi, sui musei, in alcuni ristoranti, per alcuni eventi. In ogni città si può trovare poi un infopoint a cui chiedere ogni tipo di informazione, i Tourist Office offrono aiuto a chi è nella nuova città da pochi giorni, e ci sono anche da tenere conto le pagine su internet con tutti i singoli eventi dei luoghi attorno a te, con cui ci si può tenere bene informati sulle feste principali così da entrare a far parte della nuova cultura che si sta scoprendo. L’integrazione, l’abituarsi al nuovo posto, il crearsi una quotidianità sono cose di cui non bisogna dimenticarsi mai.
È bene ricordare, comunque, tra tutte queste cose, che il bello arriverà dopo: dopo aver fatto fatica a chiudere la valigia sedendocisi sopra, dopo aver fatto fatica a portare le valigie fino alla nuova casa e dopo aver sistemato tutte le faccende amministrative. Arriva dopo le paure e la domanda: “Sto facendo la cosa giusta?” Il bello arriva quando ci si guarda intorno ci si rende conto di quante cose si è riusciti a fare da soli, di quello che si sta costruendo e di quanto si stia crescendo. Quindi non ci sono da avere troppe preoccupazioni sul trasferimento: per quanto a volte può sembrare stressante, vale la pena seguire il proprio istinto che è alla ricerca di qualcosa di più. Trasferirsi è facile con un po’ di organizzazione, ma le cose poi verranno anche da sole!