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“La Scozia dovrebbe essere un paese indipendente?” Questa domanda è stata sulla bocca di tutti nelle scorse settimane, fino a ieri. Un Referendum in cui si decideva se la Scozia dovesse rimanere parte de Regno Unito o meno si è svolto ieri, 18 Settembre 2014.
Da quando il Governo ha annunciato il referendum, molte campagne elettorali sono state lanciate da entrambe le fazioni. Tra quelle con più risonanza troviamo “Let’s Stay Together” guidata da personaggi famosi come Mike Jagger, JK Rowling o Paul McCartney. I sostenitori dell’Indipendenza hanno portato aventi la campagna”Yes Scotland” che è stata promossa anche da Sean Connery e Frankie Boyle. E probabilmente avrete anche sentito parlare della ragazza che ha disegnata un gigantesco “Yes” sulla collina dietro al Castello di Edimburgo. Per saperne di più Date un’occhiata a uno dei nostri articoli.
È ora tempo di scoprire il risultato del Referendum Scozzese.
La Scozia rimarrà parte del Regno Unito.
Anche se è stato annunciato prima del conteggio definitivo, 31 distretti su 32 hanno votato No e hanno respinto l’idea di una nazione indipendente.
Il 55% degli Scozzesi ha votato contro l’indipendenza con un’affluenza alle urne storica di oltre l’80%, una delle più alte nella storia. Il totale degli elettori- 3,619,915 – avrebbe incluso anche persone che non hanno mai espresso il loro voto o persone che non si sono recate ai seggi da anni.
La votazione ha un peso storico anche perchè per la prima volta ha permesso a sedicenni e diciasettenni di esprimere la loro preferenza. Questo dimostra l’importanza che questo referendum ha avuto nelle scorse settimane.
La promessa di spostare più potere a Holyrood fatta dai leader dei partiti del Regno Unito durante la campagna per il No è stata sottolineata in una dichiarazione della prima ora di David Cameron, che ha riconosciuto la necessità di mantenere il Regno Unito insieme e di decentrare ulteriormente il potere, non solo in Scozia, ma anche in Inghilterra, in Galles e in Irlanda del Nord.
Il referendum potrebbe portare un “risveglio inglese” in politica e il membro del partito laburista Jim Murphy ha aggiunto “Liverpool, Manchester, Cardiff… c’è un senso di disconnessione tra il villaggio di Westminster e le vere vite delle persone in tutto il Regno Unito”.
In ogni caso, questo voto ha già cambiato il panorama politico britannico.