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Forse avete già sentito che la Scozia vorrebbe essere un Paese indipendente. Il Governo Scozzese (al momento è in carica il Partito Nazionale Scozzese), ha indetto un referendum per il prossimo 18 settembre. La domanda che verrà posta è semplice: la Scozia dovrebbe essere un paese indipendente?
La domanda potrà anche essere semplice, ma di sicuro al risposta non lo è altrettanto.
Il partito del Sì (per una Scozia indipendente) afferma che la Scozia sarebbe un paese migliore se si distaccasse dal resto del Regno Unito, dal momento che l’economia scozzese è abbastanza ricca da sostenere le spese del nuovo stato. Inoltre dice che la Scozia può essere un Paese più giusto e solidale non dovendo più seguire le decisioni di Westminster. In più di un’occasione i rappresentanti della Scozia essendo in numero minore, si sono trovati in minoranza su alcune scelte politiche importanti e sono state approvate soluzioni a cui l’opinione pubblica scozzese era contraria (ad esempio l’adesione alla guerra in Iraq nel 2003).
Ovviamente il Governo Britannico è contrario all’indipendenza Scozzese: “ Crediamo che la Scozia sia più forte nel Regno Unito e il Regno Unito sia più forte con la Scozia al suo interno.”
Il partito del No crede che la Scozia non possa essere finanziariamente indipendente e che nel giro di 20 anni non ci saranno abbastanza lavoratori che potranno pagare le tasse per sostenere le pensioni e il welfare.
Inoltre, una volta scissa dal Regno Unito, la Scozia non farà parte dell’Unione Europea per alcuni anni e ciò ovviamente comporterebbe problemi per quanto riguarda la politica estera.
Ma cosa accadrebbe se il sì vincesse il Referendum?
Inizierebbe un periodo di negoziazione, per sistemere le questioni finanziarie, per trasferire l’autorità politica al Parlamento e al Governo Scozzese e per discutere le responsabilità dei due paesi.
Il Governo Scozzese è fiducioso nel fatto che la Scozia possa essere un Paese indipendente dal 24 marzo 2016. La data è stata scelta perchè per il 5 maggio 2016 sono già state fissate le elezioni per il nuovo Parlamento Scozzese, che così sarebbe il primo parlamento completamento indipendente della Scozia.
Ma il referendum del 18 potrebbe non essere l’unico che si terrà in Scozia il prossimo settembre.
I cittadini delle Shetland, delle Orcadi e delle Ebridi Esterne, non sono molto propensi a rimanere parte della Scozia se questa si separasse dal Regno Unito.
Il comitato del ROTI (Referendum On The Isles) ha depositato presso il Governo Scozzese una petizione per chiedere che si tengano tre diversi referendum sui tre diversi arcipelaghi.
I votanti dovranno decidere se vogliono che le loro isole rimangano parte della Scozia o se vogliono diventare indipendenti a loro volta; e in caso la Scozia diventasse indipendente, se vogliono rimanere parte del Regno Unito.
Il futuro della Scozia non è facile da prevedere. Al momento le statistiche dicono che il 54% della popolazione voterebbe contro l’indipendenza scozzese.
Per questo referendum tutti i cittadini sopra i 16 anni sono chiamati a votare ed è probabile che l’affluenza alle urna sarà altissima.
EazyEdinburgh si ritroverà in un nuovo paese? Non lo sappiamo ancora, ma di sicuro il 18 settembre sarà una data storica per la Scozia e per tutto il Regno Unito.