Per scrivere un CV in spagnolo ci sono 3 modalità
1. APPROSSIMATIVA
Organizza un “botellón” (raduno intellettuale basato su grosse quantità di alcol economico, misurabile in ettolitri, usato per rallegrare le umide serate valenciane), conosci amici spagnoli e fatti aiutare nella traduzione. Questa strada non garantisce un risultato ottimale (soprattutto se il botellón è ancora in corso), ma è pur sempre un modo, se non per avere un CV decente, almeno per fare nuove amicizie!
2. FAI DA TE
Segui i consigli che ti descrivo in seguito.
3. HELP ME!
Taglia la testa al toro (olé!) e fatti aiutare da qualche professionista. Nel frattempo potrai continuare col tuo botellón.
PREMESSE, STORIA E MITOLOGIA
Quando si scrive un CV bisogna sapere che verrà letto da una creatura mitologica, denominata “omino dei curriculum”. Quest’omino (o “hombrecito”) ha solitamente anche altri noiosi compiti da svolgere e quindi poco tempo a disposizione.
Difficilmente l’hombrecito leggerà per intero il CV che con tanta dedizione hai srotolato in 3 tomi da 15 capitoli ciascuno, ma se seguirai i miei consigli sarà molto più semplice catturare la sua debole attenzione!
Inoltre, non sei l’unico disperato alla ricerca di lavoro in un paese non tra i più ricchi, quindi l’impaziente omino sarà sommerso da pile di antichi papiri (CV che giacciono senza speranza dagli anni ’60 del secolo XVII), fogli di scarsa qualità, svariati gigabyte di PDF e email di candidati per i quali è sufficiente inserire una frase nell’oggetto. L’omino dovrà quindi leggere questa mole di scartoffie, magari durante la pausa pranzo-sonno, detta “siesta”.
LA FISICA DEL CURRICULUM
Se pensiamo ai fattori principali che caratterizzano la vita del solitario omino dei curriculum, cioè l’immenso spazio occupato da tutti i CV che gli arrivano e l’infinitesimo tempo a disposizione per leggerli, ne consegue che, essendo la velocità definita come rapporto tra spazio e tempo, l’omino leggerà i CV con una velocità che in alcuni casi supererà quella della luce, mettendo in discussione le leggi della fisica quantistica.
ERRORI COMUNI E CONSIGLI UTILI
Come risolvere questo problema matematico e raggirare l’omino imprigionando il suo tempo? Semplice.
1. Sintesi
Troppe informazioni renderanno ostica la lettura, quindi l’omino ci dedicherà meno tempo e probabilmente riporrà il nostro foglio nella cosiddetta “pila dell’oblio eterno”, ovvero tra quei papiri del XVII secolo che un giorno serviranno a ricostruire la Storia della Disoccupazione Umana.
È preferibile che il CV sia lungo una pagina (al massimo due), utilizzando una dimensione del carattere visibile a occhio nudo… Un carattere dal 10pt al 12pt andrà bene.
Non è necessario elencare tutto ciò che abbiamo fatto nella nostra interessantissima vita, ma solo le informazioni principali, evidenziando alcune parole chiave. Se hai seguito 10 corsi di software differenti, scegli quelli più conosciuti e rilevanti per il lavoro cui ti candidi. Se vuoi lavorare come cameriere, non elencare tutte le lauree, master e dottorati di ricerca in Ingegneria Gestionale: l’omino si spaventerà, penserà che sei arrivato a Valencia per rubargli il lavoro o diventare il suo nuovo capo e, con un ghigno diabolico, avrà grande cura nel riporre il tuo CV non in cima, ma nel mezzo della “pila dell’oblio eterno”.
2. Leggibilità e aspetto
Non trascurare la grafica del CV. Non parlo di inserire immagini o usare Illustrator, ma di sfruttare bene lo spazio a disposizione e utilizzare un font leggibile e pulito, quindi niente ghirigori o scrittura amanuense. Font come “Arial”, “Verdana” e “Franklin” andranno più che bene.
Se non sai come impostare il CV usa i template (“plantillas”) che trovi gratis online, oppure l’Europass che, anche se ormai quasi in disuso, in alcuni settori viene ancora esplicitamente richiesto.
3. Identità
In paesi come Italia e Spagna, gli hombrecitos dei curriculum vogliono sapere esattamente chi sei e in quale “casella-funzione” devono collocarti. Nella stragrande maggioranza dei casi non sono interessati alla “multipotenzialità”, ovvero la capacità di adattarsi a più lavori e/o di eccellere in più ambiti (a tale proposito guarda questo interessante TED Talk). Bisogna modificare il CV a seconda del tipo di lavoro cui ci stiamo candidando, eliminando tutte le informazioni non inerenti. Un CV generico farà capire allo scaltro omino che non abbiamo speso neanche un secondo per lui, quindi perché dovrebbe offrirci una goccia del suo scarso e preziosissimo tempo?
4. Grammatica
È fondamentale una buona traduzione e il non commettere errori grammaticali o di battitura. Immagina di ricevere un CV in cui c’è scritto: “Ho laureato di Infermieria Meccanica, squola di Milane”…
5. Informazioni aggiuntive
Oltre alle conoscenze informatiche, specifica anche eventuali passioni/hobby da cui si evince la tua personalità. Un giocatore di rugby, ad esempio, saprà benissimo il significato del lavoro di squadra!
Indica il livello di conoscenza delle lingue straniere e in particolare dello Spagnolo. Se in altre nazioni è possibile trovare un lavoro iniziale conoscendo solo l’inglese, per poter lavorare in Spagna occorre una buona conoscenza dello spagnolo. Una volta catturata l’attenzione dell’hombrecito, dovrai in qualche modo comunicare con questa creatura… Sia se il tuo vocabolario si ferma a “buenos dias”, sia se già lo conosci un po’, ti consiglio di seguire un corso di spagnolo sul posto e conversare con le persone che incontri. Se possibile, evita alloggi con altri italiani o con Erasmus, certamente di altre nazionalità. Cerca invece di vivere con spagnoli, magari in una famiglia con cui poter conversare e apprendere allo stesso tempo i segreti della città, la cultura, le tradizioni, la situazione politica e perché no, lavorativa.
6. Foto
Non sempre necessaria, ma quando richiesta evitiamo di spaventare il ritroso omino. Quindi NO a bacetti da selfie, facce imbronciate, foto mosse o sfocate.
Un CV ben aggiornato è solo il primo passo per la ricerca del lavoro. Per poter davvero lavorare in Spagna, avrai bisogno anche del N.I.E. (Numero Identificativo Stranieri), una sorta di codice fiscale necessario per avere accesso anche a tanti altri servizi.
Ricorda, con un buon CV è possibile conquistare il perfido hombrecito ed evitare la “pila dell’oblio eterno”. In bocca al lupo!!!