New York, New York: una scommessa d’amore
Nonostante si siano accorciati i tempi di percorrenza da un luogo all’altro del globo, nonostante sia sempre più facile e comodo viaggiare da un continente all’altro, mettere piede a New York genera sempre dentro di noi – sia che siamo occidentali, arabi o cinesi – un senso di magnificenza e spaesamento simultanei, che terrorizzano ed eccitano allo stesso tempo.
Ho avuto il piacere di alloggiare nei dormitori della NYU, ed eccomi lì, nell’università di Woody Allen e Anne Hatheway, a fare la vita da college.
New York Caput Mundi
A New York si ha la sensazione di stare al centro del mondo, e forse è davvero così… o semplicemente la città incarna la regina delle metropoli. Camminavo per strada fermandomi ad ogni incrocio tra le avenues e le streets, tra i palazzi altissimi, e pensavo a quanto tutto fosse davvero come nei film.
La folla di pedoni che invade le strade, la multirazzialità, il fatto che non si beva alcol fino ai 21 anni e che mangiare sano sia quasi impossibile… e che l’arte si mette davvero da parte, ma poi anche in pratica! Ballerini, cantanti, artisti di strada, attori, tutti credono fermamente nel loro talento e lottano per emergere. Inoltre a New York bisogna essere un po’ svitati per sentirsi dei veri newyorkesi.
Se doveste andare nella Grande Mela, sappiate che vi sentirete subito a casa, abbracciati dalla città più caotica del mondo.
Cos’è che rende New York così speciale?
La sensazione costante di vivere in una pellicola non e’ la risposta. Tantomeno parlare di quel monumento storico, o di quella mostra fotografica: non è la Statua della Libertà e nemmeno Central Park o l’Empire State Building.
Ciò che rende speciale la Grande Mela è il senso di libertà che regala, e questo non si manifesta con la sua storia o con la sua bellezza. Sono le persone che compongono New York a renderla tale. Sono persone straniere, immigrate, emigrate, povere, ricche, di colore, bianche, musulmane, buddiste, laiche, grasse, intraprendenti, sole, disoccupate, affermate, senzatetto. Esseri umani diversi, nelle condizioni più disparate, quelli sono i newyorkesi, e poco importa quanto profondo sia il divario tra di loro: tutti mettono se stessi per formare – e mantenere – ciò che rende la Grande Mela… grande!
Cosa non puoi non vedere?
Il Greenwich Village, con la fervente McDougal street e gli storici locali con musica dal vivo. Mai vi capiterà di trovarvi qualcuno che non sia un eccellente musicista. La vicina Washington Square, dove non mancherà un artista di strada a deliziarvi.
Ci sono poi i mercatini delle pulci di Brooklyn per gli amanti del vintage, i locali alternativi dei quartieri hipster.
Dovete visitare la bettola più affascinante di Harlem, Paris Blues, le cui mura trasudano la storia del jazz.
Poi lasciatevi impressionare dal toccante incontro con La Notte Stellata di Van Gogh al Moma. Andate a mangaire da Joe’s Pizza, uno dei locali con pizze che si possano definire tali.
Oppure gustatevi un panino squisito nel romantico Shake Shack.
Sedetevi a Union Square un pomeriggio a guardare gli skaters, ma scordatevi di fumare o bere in luoghi pubblici. Infine, atteggiatevi a ricchi milionari nell’Upper East Side.
Infine non perdetevi la metropolitana che è alla pari di uno show di Broadway (che pure è da vedere!).
La parola d’ordine a New York è quindi, soltanto una: scoprire, perché in ogni angolo c’è in serbo qualcosa di nuovo.