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Non credo ci sia un modo di descrivere esattamente quello che provi quando ti fanno quella domanda. Mi piace pensare alla furia di un milione di vulcani pronti ad esplodere.
Solo un’Au Pair!?!?!
Ohhh baby, non vorresti sapere che un giorno ho sentito dirmi: “Un lavoro vero?!?” Non è quello che sto facendo?!?
Un respiro profondo.
Ora, in ogni caso, gridare in faccia a qualcuno in luoghi pubblici non è normale, per questo motivo ho preparato alcune ‘comuni’ domande che tu in quanto Au Pair riceverai, così da essere preparata al meglio mentre quando sarai là fuori nella giungla.
“Ohhhh quindi sei una babysitter?”
Sbagliato. Le Babysitters sono coloro che vanno a casa di una persona e badano ai bambini per qualche ora, dopodiché tornano nella propria. Questo non è ciò che facciamo noi. Noi Au Pair siamo parte della famiglia, lavoriamo tutti i giorni, e a volte anche la notte, aiutando i bambini a crescere e diventare le fantastiche persone che si celano in loro. Noi siamo sempre lì per ogni lacrima, ogni risata, ad ogni urlo e all’ora del vasetto. Non siamo soltanto delle babysitters, ma cooperatrici di crescita.
“Sei fortunata! Puoi stare seduta e giocare tutto il giorno.”
Ho perso il conto di quante volte me l’han detto. Con gentilezza o no, è una delle più difficili. Sappiamo tutti che alcuni giorni, sì, andiamo fuori, beviamo del tè e aiutiamo i bambini a colorare splendidi disegni. Tuttavia, ci sono anche dei giorni in cui, circa il 95% delle volte, un bambino penzola dal ventilatore del soffitto, l’altro piange perché vuole il budino al cioccolato chocolate mentre il bebè sta strisciando via fuori dalla stanza alla velocità della luce.
Ovviamente, abbiamo i nostri giorni tranquilli. Proprio come in ogni lavoro, ma non credere sia tutto lì quello che facciamo.
“Quando troverai un lavoro vero?”
Oooooph. Questa arriva come un calcio sulla pancia. Io credo che quello che facciamo sia una professione vera. Non è questa la definizione di lavoro, essere pagati per svolgere un compito?
Compito = sostenere/prendersi cura dei bambini
Ricompensa = spendere soldi, cibo, e un posto in cui vivere
Mi sembra un’equazione abbastanza semplice.
“Io pensavo tu andassi all’Università?”
Che tu sia stato o meno all’Università davvero non ha nulla a che vedere con l’essere una ragazza alla pari. Noi proveniamo da una vasta gamma di professioni, backgrounds, culture, e percorsi educativi diversi, e continuiamo a fare ancora lo stesso lavoro, assicurandoci che le esistenze dei nostri bambini a casa siano vissute a pieno e in sicurezza.
Allora, “Sì, Sono andata all’Università, laureata Honours Science, nonostante questo la mia amica qui accanto a me non è andata all’università, ed è trilingue ora grazie all’esperienza di Au Pairing.”
Ogni au pair ha la sua storia, e un più alto livello di formazione non rappresenta un fattore che determina se sia valido o meno accudire i bambini.
“Non immagino quanto sia folle! Pronta a tornare a casa?”
Non riesco a spiegare quanto lontana sia questa riflessione dalla realtà. Non tanto la parte relativa alla follia, mi riferisco al pronti a tornare a casa. Non c’è stata una singola volta in cui ho trovato camminare da casa dei bambini per raggiungere l’aeroporto. Certo, ci fanno impazzire, ci fanno piangere fino all’esasperazione e correre fuori dalla casa non appena i nostri genitori ospitanti tornano a casa dal lavoro. Ma loro, i bambini, sono “nostri”.
Non c’è un giorno in cui non ringrazio la mia fortunata stella, che mi ha spinto ad attraversare il globo per diventare Au pair. Comunque, riceveremo sempre queste domande e sarà dura restare impassibili, fingere che non ci disturbano, ma abbiamo anche la più incredibile delle esperienze a proteggerci come una cintura di sicurezza dalle domande insolenti. Per non parlare dei bambini più dolci che incontrerai, e di cui non abbiamo mai abbastanza.
Quali sono le domande che ricevi lavorando come Au Pair? Sono certa di averne mancata qualcuna. Inviale al mio profilo su Facebook or Instagram @aupair_life e ne parlerò di certo durante la prossima Diretta Facebook Q&A on EazyCity Go Abroad il 10 Agosto.