Dublino non è stata la mia scelta, mi ci sono trasferita per amore. Tuttavia, dopo una passeggiata per le strade di Dublino, all’alba di una domenica autunnale, qualcosa tra me e la capitale irlandese é cambiato.
L’inizio della mia esperienza in Irlanda
Quando sono arrivata in Irlanda come ragazza alla pari ho preferito la periferia alla città per il silenzio ed il verde che circonda i piccoli villaggi irlandesi.
Ho sempre preferito i piccoli paesini alle grandi città, mi piace il senso di appartenenza che si crea quando in un posto ci si conosce tutti e adoro entrare in un pub e scambiare delle chiacchiere con il barista che, volta dopo volta, ti riconosce ed impara i tuoi gusti.
La vita a Dublino
Dublino è troppo grande per me. Ci sono rimasta per amore, motivo più che valido almeno ai miei occhi e alla fine abbiamo iniziato a capirci io e Dublino e, a modo nostro, ci piacciamo.
Una passeggiata per le strade di Dublino
Qualche settimana fa, di domenica, mi sono svegliata intorno alle 6. Mi sono girata e rigirata nel letto fin quando non ho deciso di alzarmi, vestirmi e andare a fare una passeggiata.
Adoro il freddo pungente della mattina ed i colori del cielo che sembrano un dipinto. Camminavo accanto al Liffey e lí nel silenzio più assoluto di una capitale di domenica mattina ho avuto per la prima volta, dopo quasi due anni, la sensazione che la città mi appartenesse. A condividerla con me solamente qualche persona che mi passava accanto correndo ed i gabbiani.
Camminavo e guardavo incantata i monumenti, le strade, O’Connell Street, il Temple Bar deserti e mi sembrava di vederli per la prima volta. Per terra I resti di serate goliardiche tra amici, qualcuno approfittava di quel vuoto per scattare qualche foto alla città e non ai turisti.
Decido di andare a fare colazione in uno dei pochi locali aperti, anche questo deserto. Sorseggiavo il mio cappuccino e ripercorrevo nella mente gli anni vissuti a Dublino ed i posti che ancora non avevo visitato ripromettendomi di rimediare al più presto a quella mancanza.
Camminando verso casa mi sentivo felice e rilassata. Ero carica di energie e progettavo nella mia mente cosa avremmo fatto in quella domenica io ed il mio ragazzo, opzioni da proporre.
Secondo piano, appartamento 16. Apro la porta e vengo avvolta da un delizioso profumo di qualcosa di dolce. Sul tavolo una spremuta d’arance ed in forno gli scones. Il mio ragazzo mi abbraccia e mi chiede dove fossi stata. Avrei potuto raccontargli della magia che avevo vissuto quella mattina, della bellissima sensazione che avevo provato nel sentirmi finalmente parte di questa città, della gioia nel sorseggiare il mio cappuccino con tranquillità ed in silenzio. Avrei potuto condividere quel momento ma ne ero già gelosa cosi decisi di tenerlo per me e tutto quello che dissi fu: “A fare due passi” e rimasi lì, stretta in quell’abbraccio, a godere del calore dell’amore e dei colori della magia.