Il sogno di moltissimi studenti, al giorno d’oggi, è quello di vivere un’esperienza in un’altra città. Alla sola idea compaiono nella testa amicizie multiculturali, feste scatenate, amori internazionali e tante opportunità di arricchire il proprio bagaglio culturale ed esperienziale.
Eppure al momento di prendere la decisione di partire per studiare all’estero, le esitazioni sono tante, troppe.
Alcune sono dettate da ansie infondate: prendere per la prima volta l’aereo in solitudine, per esempio, o vivere da soli del tutto responsabili di affitto, bollette e quant’altro. Passi che comunque prima o poi nella vita si devono compiere e che sono facilmente affrontabili.
L’ansia pre-partenza
Altre preoccupazioni invece sono più che lecite, tanto che è giusto affermare che gli studenti che partono per studiare fuori hanno un che di eroico: immagina il tuo primo giorno di università in cui non conosci nessuno, cerchi l’aula nel labirinto dell’edificio, entri cercando di non dare nell’occhio e invece, fin da subito, il professore fa l’appello e scopre che sei uno studente Erasmus.
Quindi ti chiede una presentazione dinanzi alla classe e tutti gli sguardi sono puntati su di te.
Adesso, immagina questa scena in una città in cui non solo non conosci nessuno, ma tutti parlano una lingua diversa dalla tua! Per alcuni è un incubo che si realizza.
Sì, ci vuole coraggio a partire per studiare all’estero, ma bisogna assolutamente farlo.
Rompere la routine quotidiana fa paura e i cambiamenti spaventano, ma sono fondamentali nella nostra crescita personale. Un mutamento così repentino nelle nostre abitudini, per quanto violento, porta con sé una grande eccitazione e soprattutto opportunità che meritano di essere vissute al 100%.
Un’esperienza che ti forma
Durante il mio periodo di studi all’estero, grazie all’Erasmus, ho conosciuto quasi più persone che in tutto il resto della mia vita, e la maggior parte di esse sono tuttora parte della mia esistenza. Porsi in una condizione di vulnerabilità sprona all’apertura verso gli altri, quindi quel famoso primo giorno di università che sembra un incubo, in realtà, sarà terreno fertile per incontrare altri ragazzi, alcuni nella tua stessa condizione, in cerca di sostegno e amicizia.
Studiare all’estero significa andare incontro a un arricchimento personale ineguagliabile: in qualunque città tu sia capitato, ci saranno studenti da tutte le parti del mondo. Inoltre, puoi essere, oltre che studente, anche turista e goderti la città in tutti i suoi angoli.
Avrai la possibilità di viverla non come viandante passeggero ma come suo cittadino, e questa è un’occasione impagabile. Conoscerai le abitudini delle persone del posto, visiterai i musei, parteciperai ai suoi festival musicali. Ti adeguerai a un altro sistema universitario e scolastico, parlerai una o più lingue (tanto da pensare in lingua!) e mangerai cibi che probabilmente non hai mai provato prima.
Inoltre, ultimo ma non ultimo, avrai la possibilità di aprirti a una carriera internazionale, allargando i tuoi contatti ma soprattutto i tuoi orizzonti. Da un’esperienza all’estero non si torna indietro uguali a prima, mai. Dire che è un’esperienza che ti cambierà la vita è un’esagerazione? No, piuttosto è una certezza. Partire per credere.