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Un’idea, tanti pensieri. Nessuno sapeva quello che stava accadendo è stato un segreto custodito all’interno del nostro nucleo familiare, una scelta forte e radicale che non volevamo condividere per non permettere a nessuno di “disturbare” il nostro sogno di un trasferimento all’estero. Tutto è iniziato con un pensiero: “basta, vogliamo una vita migliore per noi e soprattutto per i nostri figli”.
Ci siamo dati una scadenza di poco, pochissimo tempo, perché il tempo certe volte non aiuta anzi fa salire i pensieri facendo sfuocare l’obiettivo, Solo un mese, 30 giorni per organizzare il tutto, tutto intendo lasciare una casa abitata da quando sono nati i nostri figli, iscrivere i figli nelle scuole del paese dove abbiamo deciso di trasferirci, comunicare scelta a parenti ed amici, preparare i bambini a questa scelta, preparare documenti e certificati di ogni tipo e forse altre mille cose perché in quei giorni dormivamo 3 ore a notte e correvano dalla mattina alla sera senza sosta.
Galway, la splendida cittadina irlandese sarebbe diventata la nostra nuova casa, per me sarebbe stata la prima volta in Irlanda mia moglie Laura c’era stata a studiare inglese 20 anni prima. In altre parole la nostra nuova vita era basata su una scelta fatta a tavolino, dettata da una attenta ricerca di quante più notizie su internet e esperienze acquisite da diversi viaggi fatti all’estero, oltre ad un irrazionale istinto che ci diceva che Galway sarebbe stata il posto giusto dove poter fare crescere i nostri figli.
IL PRIMO PASSO
Il primo mese trascorso lì è stato un mese incredibile, ci siamo occupati di un numero incredibile di aspetti burocratici e primo fra tutti l’attenzione ai nostri figli per questo passaggio. Si sono comportati in modo incredibile, hanno accettato tutto con maturità ed intelligenza, hanno accettato questo cambiamento da adulti e non da bambini quali erano. Si sono trovati proiettati in una realtà completamente diversa da quella in cui avevano vissuto fino a quel momento.
La scuola era un grande punto interrogativo, non parlavano una parola d’inglese e si sarebbero dovuti confrontare con tutti per 5 ore al giorno senza di noi. Quando siamo andati a prenderli all’uscita del primo giorno di scuola eravamo preoccupati, il non inserimento dei bambini poteva essere una causa di “non riuscita” del nostro sogno di vivere a Galway. All’uscita della scuola, correndo verso di noi, hanno fatto un grandissimo sorriso che non scorderemo mai, quella è stato un momento bellissimo, ci ha confortato ed entusiasmato e ci ha dato tutta l’energia per continuare questa avventura.
IL SECONDO PASSO
Il secondo passo importante, dopo l’inserimento dei bambini a scuola, è stato trovare una casa. Non essendo irlandese, non avendo un lavoro e non potendo dare referenze non è semplice trovare una casa, ancora più difficile se hai figli a seguito.
Abbiamo cercato in agenzie, sui siti internet, su giornali ma non è stato davvero semplice tutto complicato dagli orari di scuola da rispettare, dalla posizione della casa dove stavamo un po’ lontana da tutto e dal muoverci sempre in autobus e a piedi. Ma questo ci è servito incredibilmente perché, in quel momento non ne eravamo pienamente coscienti, ci stava portando l’idea sul lavoro che avremmo fatto. Un bel giorno, finalmente, dopo aver visto un numero significante di case, ci hanno dato fiducia e ci hanno dato una casa. Finalmente avevamo la nostra casa.
IL TERZO PASSO
Il terzo, ultimo ed importante, passo per concretizzare e completare il nostro trasferimento era trovare un lavoro. Quando siamo arrivati a Galway eravamo noi 4 e 4 valige, tante idee, una serie di attestati e le nostre due lauree e qualche soldo da parte, non molti per la verità visto che siamo in 4. Eravamo aperti a tutto, a qualsiasi lavoro ed eravamo molto determinati. Così sono passati un paio di mesi quando finalmente è arrivata un idea.
Immediatamente ci siamo resi conto che era una idea fattibile, quindi abbiamo lavorato notte e giorno per vedere come poterla sviluppare. Cercando di fare un business plan e vedere soprattutto se c’era qualcuno che già faceva questo lavoro in modo organizzato. Tutto si basava su aiutare le persone a trovare case, visto i problemi da noi riscontrati, e servire un servizio di accoglienza e di supporto oltre ad offrire corsi d’inglese, indispensabili se si decide di vivere in una città anglofona e non solo.
E POI…
Studiando il mercato locale abbiamo visto che c’era una compagnia che operava in Irlanda, a Cork e Dublino, In teoria erano anche a Galway ma praticamente non c’era un ufficio. A quel punto abbiamo preso una decisione molto importante scegliere di fare tutto da soli oppure iniziare una collaborazione. Non scorderemo mai la prima videochiamata con Julia prima e poi con Enrico, fondatori di Eazycity, simpatia immediata ma non ci conoscevamo e non sapevamo questa prima telefonata dove ci avrebbe portato.
Non stiamo a parlare di tutto quello che è successo ma oggi, a distanza di quasi due anni, abbiamo sviluppato concretamente un business qui a Galway, abbiamo dato alloggio a centinaia di persone, dando un servizio molto apprezzato con cura e professionalità, abbiamo aiutato a tanti ragazzi, e non solo, a trovare lavoro ed a migliorare il loro livello d’inglese grazie i corsi che proponiamo.
Siamo molto contenti di tutto quello che è successo e qui a Galway siamo conosciuti come Tancredi e Laura “the lovely family”, ci siamo impegnati tantissimo, notte e giorno, e siamo orgogliosi di tutto quello che abbiamo fatto.
Di sicuro si può cambiare vita a qualsiasi età, basta volerlo per davvero, seguire l’istinto e pianificare al meglio quello che si sta facendo, sicuramente ci saranno imprevisti ma si possono sempre risolvere. E ancora ci divertiamo a scherzare con Julia ed Enrico quando ci hanno definito coppia “matura”, è vero che abbiamo i capelli brizzolati dal tempo ma l’animo è sempre di due ragazzi.
Oggi viviamo permanentemente a Galway, i ragazzi si sono perfettamente integrati parlando benissimo l’inglese, però ci teniamo che continuino a leggere e a scrivere in italiano perché non ci si deve dimenticare mai delle proprie origini.
Credeteci fino in fondo e non abbiate paura!
Tancredi&Laura