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Comunicare in una relazione è difficile, se significa parlare a tua madre o al tuo capo come ad una persona che per te conta molto. Rischia di diventarlo ancora di più quando i soggetti coinvolti parlano letterarlmente due lingue diverse.
Io e il mio compagno proveniamo, per esempio, da due backgrounds culturali e linguistici differenti. Io sono filippino-americana, nata in America da genitori filippini. Parlo l’Inglese e mentre invece non sono fluente in Tagalog, ci sono alcune parole che mamma utilizzava durante la mia crescita per descrivere cose che si adattano meglio alla mia forma mentis, e ogni tanto io le utilizzo.
Il mio compagno invece è spagnolo, ma della Galizia, un’area della Spagna in cui si parla una lingua locale e la cultura autoctona è fortemente preservata. Questo a causa del fatto che le sue due lingue sono entrambi Galiziano e Spagnolo, il suo dialetto contiene molte frasi che io non comprendo se non sotto spiegazione.
Perciò, quando io ed il mio fidanzato stiamo parlando degli argomenti più disparati, nonostante si tratti di quelli più semplici, per esempio com’è andata la nostra giornata, dobbiamo andare oltre le parole che stiamo adoperando. Parliamo maggiormente in Spagnolo ed Inglese per affrontare con successo le nostre conversazioni, ma spesso dobbiamo interromperle per spiegare una parola che all’altro non è famigliare, specialmente se si tratta del Galiziano o del Tagalog.
È una sfida continua comunicare ogni cosa tu voglia dire a chi ami. Ed è una sfida ancora più grande quando devi farlo ogni giorno e soprattutto in una seconda lingua, ma questa realtà mi ha insegnato molto. Qui ci sono un po’ di cose che ho imparato (e che sto ancora imparando) lungo il percorso:
Non ha a che fare con le parole che utilizzi.
Ho letto di frequente sui magazine americani di psicologia che parlare di alcuni argomenti. Ad esempio le sensazioni o qual è il tuo punto di vista riguardo una data situazione all’interno della relazione, dovresti iniziare con la frase “Mi sembra che”, “Mi sembra che sia sempre io ad occuparmi delle pulizie” per esempio. Non discuto questo punto e ha funzionato bene nelle mie relazioni con gli altri Americani, ma non ho ancora trovato la parola che corrisponde esattamente a “Mi sembra che/ I feel like” in Spagnolo o Galiziano (se qualcuno conosce una traduzione che posso riutilizzare, per favore che la condivida subito!).
Ho notato che la differenza fondamentale nella mia relazione sta nel tono con il quale io mi rivolgo al mio compagno e l’energia che io colloco oltre le parole. Se io volessi comunicare qualcosa come Mi sembra che tu sia sempre in ritardo, io non pronuncerei esattamente queste parole. Usare queste parole direttamente, bene, è un po’ troppo. È abrasivo.
Può comunicare una critica piuttosto che dire propriamente come io mi sento. In questo modo io sposto l’energia dietro la frase. Lo faccio un po’ più a cuor leggero, aggiungendoci un sorriso o uno scherzo su cui sdrammatizzare.
Questo ha funzionato per la nostra coppia, adesso la sua natura ritardataria è diventata una battuta tra noi e io non mi infurio più.
Parlerai in modo sempre più saggio.
Perchè comunicare con il proprio partner in una relazione bilingue o multilingue non è un problema relativo alle parole con cui ti esprimi, ho imparato a scegliere accuratamente quelle che io utilizzo. Se ho qualcosa da dirgli, sfrutto la sua lingua così che lui possa sentirsi pienamente compreso, invece dell’inglese tramite il quale potrebbe esserci una sorta di barriera con quello che io voglio comunicare (Per esempio, io dico sempre “I love you” così io lo sento fortemente, e poi “Te quiero” in modo che lui possa sentire lo stesso).
Se invece ho una lamentela, tuttavia, verifico se esiste qualche espressione che vale la pena di tradurre o imparare a dire in un altro modo. I feel like you’re always late (Mi sembra che tu sia sempre in ritardo), per esempio, a mio parere, non valeva la pena di tradurla, allora ho scoperto un modo diverso di comunicarlo.
Ascolta, ascolta, ascolta.
Quando io e il mio partner abbiamo bisogno di sfogarci parlando del nostro lavoro, di com’è andata la giornata, la nostra routine, lo facciamo sempre e solo nella nostra lingua. Ovvero, io in Inglese e lui in Spagnolo. Grazie a lui (e a tutte le lezioni private, un sacrificio da parte mia), ora ho un livello intermedio di Spagnolo. Non c’è bisogno di dirlo, il mio attuale livello linguistico non mi permette di capire ogni singola parola da lui pronunciata, specialmente se si considera quando parla velocemente come una mitraglietta.
Al contrario, riesco a leggere la sua energia. Presto attenzione al tono. Quando le persone si stanno lamentando, di certo si sentono in uno stato di frustrazione. Non hanno bisogno che il proprio partner risolva il problema, piuttosto desiderano essere ascoltati.
Per questo quando il mio compagno si sfoga, di solito sulle stesse cose, io sfrutto gli indizi del contesto. Cosa mi ha detto a riguardo in passato? Quali sono le frasi che lui usa e che io già conosco? Prendo questa informazione, combinandola con la sua energia ed il suo tono di voce, e invece di rispondere con la soluzione, semplicemente io dico, “Te comprendo, mi amor.” “I understand, my love.”
Ho imparato a non occupare la mia mente con ciò che voglio dire dopo. La mia mente deve essere focalizzata su quello che lui vuole comunicarmi. Perché quando ci sfoghiamo in realtà quello che vogliamo dire è La vita è frustrante e ho bisogno di condividere questo carico pesante per un minuto.
Non esiste un vincitore in un rapporto.
In Inglese, posso essere forte, erosiva, dominante. Risulta semplice esprimermi nella mia lingua nativa. Ricordo che invece quando abbiamo avuto il nostro primo litigio era in spagnolo e mi sono sentita vulnerabile. Sono passata all’Inglese a meta’ del diverbio perché sentivo di non apparire intelligente o come se il mio punto di vista non fosse abbastanza forte o che io stessi perdendo una partita.
Ho imparato allora che non c’era nessun vincitore, che nessuno di noi due avrebbe guadagnato niente da quel litigio. E che uno dei due deve cedere all’altro, ed è giusto. Lo è perché siamo uno il compagno dell’altra. Stiamo insieme. Perciò, invece di litigare e voler vincere a tutti i costi, io l’ho ascoltato. Poi abbiamo iniziato a parlare con toni pacati. Siamo stati facilitati in quello che volevamo dire, e abbiamo iniziato a capire l’altro molto di più.
Pazienza, giovane Jedi.
La Pazienza è la virtù dei forti. La mia relazione ne è un esempio, non saremmo arrivati lontano senza. Mostrare pazienza, in un momento pensa a quello che viene in seguito, e troverai comprensione e soprattutto più amore, sempre di più dall’altra parte.