Il leggendario poeta greco Omero ci narra nell’Odissea che, dopo aver combattuto la guerra di Troia, il Dio del mare Poseidone condannò il mitico eroe Ulisse a girovagare per dieci anni prima di far ritorno alla sua amata terra natia, Itaca.
Così l’eroe greco si ritrovò catapultato in mille peripezie e incredibili avventure, tra ciclopi, sirene ed altre creature, sormontando ostacoli e pericoli con il suo acuto ingegno e la sua astuzia. Come tutti sanno, dopo aver perso quasi tutti i suoi compagni di viaggio, Ulisse affrontò da solo molte (dis)avventure affidandosi solo al proprio istinto.
Ho sempre pensato, però, che Ulisse a casa non ci volesse proprio tornare, o almeno non così presto. E che in fondo quel vagabondare fosse parte della sua stessa natura: ovvero un bisogno ineludibile da soddisfare a qualsiasi costo.
Questa storia antica insegna a viaggiare a perderci letteralmente, per ritrovare la direzione smarrita e diventare protagonisti del nostro cammino esistenziale. Non solo, viaggiare può insegnarci a capire chi siamo e cosa vogliamo, di cosa abbiamo paura e in che modo farvi fronte, soprattutto nel momento in cui siamo completamente soli con noi stessi.
Quando partire?
A volte giunge quel momento nella nostra vita in cui avvertiamo che qualcosa non funziona come dovrebbe, in cui ci sentiamo aggrovigliati in un labirinto, senza sapere quale strada imboccare.
Spesso le paure che non abbiamo mai affrontato riemergono improvvisamente. Quegli schemi, le strutture sulle quali abbiamo costruito le nostre vite, sembrano vacillare pericolosamente, quasi sul punto di crollare e frantumarsi.
Molte sono le questioni che crediamo irrisolvibili, e molte le domande a cui non sappiamo dare una risposta.
Può essere infatti piuttosto facile perdere la rotta e smarrirsi, cadere nel buio.
Quando l’ago della bussola sembra essersi smagnetizzato e la barca si ritrova a galleggiare ferma in mezzo al mare, allora è forse giunto il momento di issare una nuova vela e di seguire il vento.
Uno dei modi migliori per ritrovare se stessi e individuare le risposte alle domande difficili è sicuramente: scegliere una destinazione e comprare un biglietto.
Quando tutto sembra essersi bloccato, è il momento di partire, di dare un taglio netto.
Perché?
Il viaggio è il più esperto maestro di vita. Saranno innumerevoli le lezioni raccolte durante il nostro percorso di crescita. Lo capiremo una volta tornati a casa.
Quando iniziamo un viaggio, abbiamo la percezione diversa delle emozioni, di quello che ci sta attorno, ma soprattutto di se stessi. Farlo da soli è un’esperienza diversa: siamo per la prima volta di fronte a noi stessi, come se guardassimo l’immagine in uno specchio da vicino, scrutando ogni dettaglio di quel riflesso.
Il caos e la routine quotidiana, e anche le relazioni con gli altri, a volte possono farci perdere la focalizzazione sul nostro Io e i nostri bisogni. Per questa ragione un numero sempre crescente di persone, me inclusa, decide di intraprendere un solo-travel, un viaggio in solitaria.
Viaggiare da soli permette di conoscere la nostra autentica natura, senza preoccuparci del giudizio degli altri. Possiamo reinventarci, mutare la pelle, trasformare la nostra identità. Diventiamo spontanei, veri.
Partire per un Solo Travel
Chiunque decide di iniziare un solo-trip, sperimenterà quella sensazione di assoluta libertà che spinge a mettersi in gioco, a lanciarsi in nuove avventure e soprattutto verso nuove conoscenze. Se c’è una cosa che io ho imparato viaggiando da sola è che in realtà soli non lo si è mai.
Il cammino è sempre costellato di persone e nuovi amici da incontrare, viaggiatori come noi e gente aperta a nuove conoscenze, ansiosa di accompagnarti nell’avventura.
Oggi grazie alle nuove tecnologie i solo-travellers sono avvantaggiati e possono utilizzare siti internet adatti allo scopo. Tra i più noti spicca couchsurfing, disponibile anche come App., che permette ai locali di ospitare i viaggiatori sui loro couch (divani) o semplicemente di organizzare hang out – incontrarsi, scambiare due chiacchere, fare amicizia.
Buon viaggio! 🙂