Eccovi, già vi vedo. Qualcuno parla di com’è vivere in Australia e voi, sguardo rapito e proiettato verso l’orizzonte, cominciate ad immaginare scenari da favola all’estero, mentre i vostri sogni di gloria sembrano essere lì lì per prendere vita. E fate bene! L’Australia è una terra fantastica e, se avete intenzione di fare un’esperienza di vita all’estero, è decisamente un’ottima scelta. Ma attenzione! Non tutto quello che si dice su questo paese è completamente vero. Tra miti da sfatare, bugie bianche e mezze verità, questa nazione ha messo assieme nel corso degli anni un discreto portfolio; vediamone alcuni.
- Miti da sfatare.
“In Australia fa caldo tutto l‘anno.”
Nein, no, niet, não, jo, nu e ancora no! Non fatevi ingannare dall’unica faccia dell’Australia che viene rappresentata dai media, ovvero quella dell’area tropicale e desertica. Esistono anche zone temperate, a Sud-Ovest ma in particolare a Sud-Est del paese.
Non fatevi ingannare nemmeno dall’assenza di nervi cutanei degli australiani, che gli permette di indossare con nonchalance t-shirt, shorts e gli immancabili infradito tutto l’anno, incluse le mattine d’inverno in cui la colonnina non supera i due gradi.
- Bugie bianche.
“Ci sono talmente tanti italiani che ti sembrerà di essere in Italia.”
Vero, ci sono moltissimi italiani in Australia, tant’è che in una metropoli come Melbourne, secondo alcune statistiche, una persona su 13 ha origini italiane. E l’amore degli australiani per tutto ciò che viene dal Bel Paese vi scalderà il cuore e vi farà seriamente apprezzare ancora di più la vostra provenienza. C’è da fare però una distinzione tra vecchie e nuove generazioni di emigrati. Non aspettatevi di sentire un fluente italiano dai compatrioti arrivati negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Più facile vi spiazzino con delle tirate in un dialetto impeccabile. Se ne avrete mai l’occasione, vi raccomando di provare a scambiare qualche parola in italiano con uno di loro. Ne escono delle perle rare, come “polluzione” al posto di “inquinamento” e “preservativi” per “conservanti”.
- Mezze verità.
“Vedrai che quando tornerai dall’Australia avrai un inglese perfetto.”
Se lo scopo della vostra partenza è anche migliorare l’inglese, sicuramente l’Australia è un’ottima palestra. Prima di riuscire a sentirvi completamente a vostro agio con gli autoctoni però dovranno passare alcuni mesi, mesi che, nella mia esperienza, sono stati spesi a cercare di attribuire un senso ai numerosi termini che nulla avevano a che fare con l’inglese standard. Cose come “thongs”, “togs” e “g’day”, che, una volta rientrati in Europa, attireranno su di voi gli sguardi perplessi degli anglofoni nostrani.
“Qualcosa di completamente vero tra tutti i luoghi comuni ci dovrà pur essere…”, starete pensando. E sì, il mito contemporaneo che vede l’Australia come il nuovo El Dorado non si è certo alimentato solo a suon di frottole. Di buoni motivi per fare un’esperienza di vita in Australia ce ne sono moltissimi: animali meravigliosi – e spesso letali – panorami mozzafiato ed una vita culturale frenetica, dettata da un vivace melting pot di culture; sono solo alcuni, ma sono stati più che sufficienti a farmi decidere che ne valesse la pena.
Alice