Quante volte abbiamo pensato di fare il viaggio dei nostri sogni o di vivere un’esperienza fuori casa? E quante volte l’abbiamo continuamente rinviata o messa da parta per la mancanza di denaro (e forse anche di un po’ di coraggio)?
Adesso questo ostacolo sembra essere diventato un limite facilmente sormontabile: si può anche viaggiare a costo zero. La bella notizia è che grazie alla grande community del web si puo lavorare viaggiando e viceversa!
Lavorare e vivere in un ostello
Tutte le volte che mi capita di raccontare che ho vissuto e lavorato come volontaria in un ostello per diversi mesi, senza quasi spendere nulla, la gente stenta a crederci.
Essendomi innamorata di Madrid, volevo tornare a viverci a tutti costi, ma le mie finanze erano piuttosto limitate, così ho trovato uno stratagemma intelligente che mi ha permesso di abitare nella città senza pagare l’affitto. Dopo una attenta ricerca sul web mi sono imbattutta nella così detta esperienza del working in hostel.
In cambio di 20 ore lavorative in reception, mi è stato offerto un alloggio, ossia una piccola e spartana stanza condivisa con altri volontari, dove la valigia mi ha fatto da armadio. L’ostello, situato nel cuore della capitale spagnola, è stata la mia casa per alcuni mesi, una grande casa sempre affollata e piena di viandanti e passanti, pellegrini e artisti, di tutte le età e le lingue, gente da ogni dove, riunita sotto il sole caldo della Spagna.
Ostelli in tutto il mondo offrono alloggio, e spesso anche vitto o pocket money (paghetta), a tutti coloro che sono in viaggio o che vogliono avventurarsi all’estero, in cambio di un aiuto in reception con check in e check out o nello svolgimento delle attività dell’ostello (walking tours, pub crawls, drinking games, bar). Lavorando poche ore alla settimane ogni occasione è sempre allettante per viaggiare ed esplorare le zone attorno; spesso gli ostelli per cui si lavora offrono sconti o la possibilità di prendere parte alle escursioni da essi organizzati.
Come si diventa volontari in un ostello?
La risposta è semplice: può bastare semplicemente presentarsi in reception armati di sorriso e del proprio zaino in spalla e chiedere se ci siano dei posti disponibili, oppure è possibile consultare preventivamente alcuni dei tanti siti che mettono in contatto diretto i volontari con gli ostelli in ogni parte del mondo:
- https://www.worldpackers.com
- https://www.workaway.info/
- https://www.helpx.net/
- https://hippohelp.com/
- http://www.hosteltraveljobs.com/
In questo modo si ha la possibilità di imparare una nuova lingua, di vivere la cultura del luogo, ma anche quella del mondo intero; si può anche viaggiare stando fermi, da dietro una reception. Il mondo, visto come un’immensa e sconfinata comunità di gente, improvvisamente si rimpicciolisce e diventa a portata di mano, tascabile, una comunità di amici.
Vantaggi e svantaggi
L’ostello è un po’ come un porto di mare, pieno di marinai che attraccano numerosi su una nuova terra. Alcuni restano, mettono radici, altri invece sono già pronti a salpare, verso nuove avventure e luoghi lontani. Spesso bisogna dire addio a molte delle persone conosciute, amici o conoscenti con cui hai stretto un legame. Fa parte del gioco.
Attenzione: la vita da ostello può non essere l’ideale per ogni viaggiatore.
È essenziale diventare un po’ frugali, armarsi di un forte spirito di adattamento e di condivisione, dimenticare molti dei comfort e privilegi a cui si è normalmente abituati in casa, come quello di avere una stanza singola, il bagno privato e un frigorifero pieno di cibo custodito gelosamente (ladri affamati sono sempre in agguato!).
L’ostello non è infatti un hotel a 5 stelle. A volte trovare privacy e silenzio può anche diventare difficile in un ambiente di questo tipo, sempre pieno di gente che scorrazza in giro, per cui bisogna riuscere a ritagliarsi i propri spazi in un modo o nell’altro.
Senza ombra di dubbio, raccomando un’esperienza di questo tipo ai cuori selvaggi e vagabondi che non vedono l’ora di ascoltare storie straordinarie che porteranno sempre con sé, di incappare in personaggi strambi o folli avventure.
Se invece sei ancora un viaggiatore inesperto, incuriosito dal mondo e da chi ci vive dentro, potrai avere l’occasione di nutrire il tuo animo zingaresco e pellegrino e di immergerti in nuove culture.
Vivere in un ostello significa imparare a condividere, non solo gli spazi, ma anche esperienze, pensieri, viaggi, emozioni. Ci si rende conto allora che bastano poche “cose” per vivere e stare bene con gli altri, e che si può essere felici con una valigia per armadio.